Psicologa-Psicoterapeuta
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DIFFICOLTA' RELAZIONALI
Tra le svariate categorie è possibile distinguere:
DISTURBO DELL'ATTACCAMENTO
Quel che si sperimenta a livello di attaccamento in età infantile e, in particolare, nei primi anni di vita, si ripercuote nella vita adulta.
L’individuo che ha sviluppato un attaccamento sicuro, grazie alla presenza costante e rassicurante del caregiver, da adulto si orienterà verso persone in grado di instaurare con lui relazioni sane e durature, fondate sulla fiducia reciproca e prive di elementi ossessivi, tipici di situazioni affettive problematiche.
Gli individui che hanno sviluppato un stile di attaccamento ansioso/insicuro, invece, sono caratterizzati dalla necessità di continue conferme: questi ultimi, infatti, sono stati oggetto di amore discontinuo da parte del proprio caregiver, dimostratosi volubile e presente solo a fasi alterne.
Spesso prevalgono: timore di essere abbandonati, ansia da separazione, difficoltà ad instaurare una relazione duratura, ma anche la tendenza a creare legami tossici o patologici, spesso violenti.
La psicoterapia può rappresentare un valido aiuto per rielaborare l’esperienza vissuta e risolvere conflitti e difficoltà emotive generati dal particolare stile di attaccamento sviluppato in età infantile. La scoperta di sé e la comprensione intima del proprio passato rappresentano, infatti, la via privilegiata per alleviare la sofferenza.




Come intervenire insieme:
Analisi del vissuto relazionale familiare
Comprensione e condivisione degli schemi disfunzionali
Trattamento dei traumi e sostituzione degli schemi disfunzionali
ANSIA SOCIALE
La caratteristica essenziale del disturbo d'ansia sociale è una marcata paura o ansia relative a situazioni sociali in cui l'individuo può essere esaminato dagli altri.
Quando esposto a situazioni sociali, l'individuo teme di essere valutato negativamente o come persona debole o sgradevole. Le situazioni sociali generano ansia, la quale è aggravata maggiormente dalla paura stessa di arrossire, tremare, sudare, inciampare durante l'interazione con l'altro.




Come intervenire insieme:
Comprensione del vissuto sociale della persona
Incremento delle risorse
Esposizione in diversi contesti sociali
DOC DA RELAZIONE
Il doc da relazione è una forma di disturbo ossessivo compulsivo nel quale la persona sperimenta pensieri intrusivi, indesiderati e pervasivi, riguardanti la qualità e l'autenticità dell'amore nei confronti del proprio partner.
Le ossessioni da ‘relazione’ possono riguardare varie tipologie di relazione, come ad esempio quella di una madre con il proprio figlio, anche se la gran parte della ricerca si è basata sulla relazione con il proprio partner.
DOC da relazione o fine di un amore?
La differenza sta nel grado di disagio personale che segue a questi pensieri. Il DOC da relazione scatena attacchi di ansia e comportamenti compulsivi caratterizzati dalla mania del controllo, e che possono manifestarsi con:
-
continui monitoraggi degli stati interni (ad esempio “provo amore e attrazione?”, “Tengo molto alla nostra relazione ma non posso fare a meno di mettere in discussione i miei sentimenti”);
-
la ricerca di rassicurazioni da amici e parenti e ripetuti controlli sulla qualità della relazione (ad esempio "la nostra relazione è buona?").
La terapia cognitivo-comportamentale consente l’apprendimento di strategie funzionali alla gestione e alla riduzione delle ossessioni e compulsioni.




Come intervenire insieme:
Conoscere la storia familiare
Comprendere gli schemi disfunzionali
Trattare i traumi associati
DIPENDENZA AFFETTIVA
La Dipendenza Affettiva è uno stato mentale pervasivo e la persona che ne soffre vive nella convinzione assoluta che senza l’Altro, inteso come oggetto d’amore, non sia possibile sopravvivere.
La conseguenza più frequente che si sperimenta è il timore della possibile perdita che “costringe” il Dipendente Affettivo a vivere in un costante stato di allarme e controllo dell’Altro.
Tra le ragioni che spingono un Dipendente Affettivo a chiedere un intervento psicologico, è spesso presente uno stato depressivo e/o di ansia conseguente ad una separazione o al timore che questa possa verificarsi, timore che viene vissuto come un vero e proprio “abbandono”.
In questi termini, risulta fondamentale intraprendere un percorso di terapia cognitivo-comportamentale, evidenziata come particolarmente efficace per la remissione dei sintomi stessi.
Come intervenire insieme:

Analisi e comprensione dei vissuti traumatici
Trattamento dei traumi
Incremento dell'autostima nelle situazioni di contesto e di relazione


